
Il Governo
Il Consiglio federale è il Governo della Svizzera. È composto da sette membri che prendono decisioni congiuntamente e le difendono collegialmente verso l’esterno. La presidenza della Confederazione cambia ogni anno. Nell’adempimento dei suoi compiti il Consiglio federale è assistito dall’Amministrazione federale. Le uscite della Confederazione non possono superare a lungo termine le entrate: questo equilibrio è garantito dal freno all’indebitamento.
Finanze federali: il Parlamento ha l'ultima parola
Per adempiere i suoi compiti la Confederazione ha bisogno di denaro. Quali imposte può riscuotere è stabilito nella Costituzione federale. Quando si tratta di spendere, il Consiglio federale non può decidere a suo piacimento: per ogni uscita esiste una base giuridica istituita democraticamente. La sovranità finanziaria compete al Parlamento che decide il preventivo e approva il consuntivo dell’anno precedente.
Freno all’indebitamento
La Confederazione è tenuta a raggiungere a lungo termine un equilibrio tra le uscite e le entrate. In caso di congiuntura positiva deve generare eccedenze, mentre in periodi economicamente difficili le uscite possono superare le entrate. Per le situazioni di crisi incontrollabili esiste un regime derogatorio: in caso di gravi crisi economiche, pandemie, catastrofi naturali ecc. la Confederazione può effettuare spese supplementari di entità elevata. Tra il 2020 e il 2022, per attenuare le conseguenze economiche della pandemia di coronavirus, il Consiglio federale ha stanziato circa 30 miliardi di franchi facendo quindi registrare elevati disavanzi in questi anni.
Entrate della Confederazione (2022)

Entrate per 77 miliardi
Le principali fonti di entrate della Confederazione sono l’imposta federale diretta e l’imposta sul valore aggiunto: la prima è riscossa presso i privati sul loro reddito (imposta progressiva, per un massimo dell’11,5 %) e presso le imprese sul loro utile (8,5 %), mentre la seconda, che ammonta al 7,7 per cento, si applica alla maggior parte delle merci e dei servizi (dal 2024 8,1%).
Uscite della Confederazione (2022)

Uscite per 81 miliardi
Un terzo delle uscite della Confederazione confluisce nel settore «Previdenza sociale», di cui il 50 % va all’assicurazione contro la vecchiaia (AVS) e il 15 % all’assicurazione contro l’invalidità (AI). A ciò si aggiungono le prestazioni complementari, l’assicurazione contro la disoccupazione (AD), le riduzioni dei premi delle assicurazioni malattie e le uscite per i costi della migrazione.
Composizione partitica del Consiglio federale dal 1848

*Alleanza del Centro
1848
Il Consiglio federale era composto da sette liberali (oggi PLR.I Liberali) che hanno governato da soli per 43 anni.
1891
Un primo membro dei cattolici conservatori (più tardi PPD; oggi Alleanza del Centro) è entrato in Governo e nel 1919 un secondo.
1929
Il Parlamento ha eletto in Consiglio federale un membro del Partito dei contadini, degli artigiani e dei borghesi (oggi UDC).
1943
Il primo socialdemocratico (PS) è entrato in Governo e nel 1951 il secondo.
1959
I quattro partiti più forti hanno convenuto la formazione di un Governo composto secondo la «formula magica» 2:2:2:1. Questa ripartizione è rimasta invariata per 44 anni.
2003
Alle elezioni del Consiglio federale del 2003 l’UDC ha conquistato un nuovo seggio a scapito del PPD.
2008
I due rappresentanti dell’UDC hanno cambiato partito aderendo al neocostituito Partito borghese-democratico svizzero (PBD).
2009
Un rappresentante dell’UDC ha riconquistato il seggio di un rappresentante del PBD che si era ritirato.
2015
La rappresentante del PBD si è ritirata. Il Parlamento ha nuovamente eletto al suo posto un rappresentante dell’UDC.
Da allora il Consiglio federale è di nuovo composto da quattro partiti, sempre secondo la formula 2:2:2:1. Dal 2021 il PPD è rappresentato in Consiglio federale con la nuova denominazione «Alleanza del Centro» (dopo la fusione con il PBD).