Intervista con il presidente della Confederazione

Presidente della Confederazione 2021
Guy Parmelin
Essere presidente della Confederazione comporta
certamente molti privilegi. Quali sono i più importanti?
Il ruolo di
presidente della Confederazione mi offre il privilegio di partecipare a un
numero maggiore di eventi, di avere contatti più frequenti con il popolo
svizzero e di interagire in maniera più intensa con l’estero. Anche presiedere
le riunioni settimanali del Consiglio federale e potermi rivolgere direttamente
al pubblico, in forma scritta o orale, nelle occasioni speciali è un vero
privilegio. Tutto questo è un onore, che accolgo con rispetto.
Nel Consiglio federale sono rappresentati
equamente sia i sessi sia le varie regioni del Paese, ma chi si occupa di far
sentire la voce delle nuove generazioni?
È vero che
i giovani non sono rappresentati direttamente nel Consiglio federale, ma non
bisogna dimenticare che dietro ogni consigliere ci sono numerosi collaboratori.
Tra loro non c’è alcun divario generazionale e gli specialisti di tutte le età collaborano
in egual misura per raggiungere un’intesa. Io parlo sempre volentieri con i
giovani e considero il loro punto di vista molto importante.
Qual è il punto di forza del nostro sistema
politico?
È la nostra
diversità a rendere la Svizzera forte. Il nostro federalismo, anch’esso segno
di diversità, a volte sembra complicato e laborioso, ma permette di trovare
soluzioni equilibrate. Ed è sempre da lì che nasce il sentimento di
appartenenza, che però non può essere dato per scontato. Dobbiamo continuare a
lavorare per venirci incontro, ascoltarci e superare gli ostacoli insieme.