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Il governo

Intervista con il presidente della Confederazione

Essere presidente della Confederazione comporta certamente molti privilegi. Quali sono i più importanti?
Il ruolo di presidente della Confederazione mi offre il privilegio di partecipare a un numero maggiore di eventi, di avere contatti più frequenti con il popolo svizzero e di interagire in maniera più intensa con l’estero. Anche presiedere le riunioni settimanali del Consiglio federale e potermi rivolgere direttamente al pubblico, in forma scritta o orale, nelle occasioni speciali è un vero privilegio. Tutto questo è un onore, che accolgo con rispetto.

Nel Consiglio federale sono rappresentati equamente sia i sessi sia le varie regioni del Paese, ma chi si occupa di far sentire la voce delle nuove generazioni?
È vero che i giovani non sono rappresentati direttamente nel Consiglio federale, ma non bisogna dimenticare che dietro ogni consigliere ci sono numerosi collaboratori. Tra loro non c’è alcun divario generazionale e gli specialisti di tutte le età collaborano in egual misura per raggiungere un’intesa. Io parlo sempre volentieri con i giovani e considero il loro punto di vista molto importante.

Qual è il punto di forza del nostro sistema politico?
È la nostra diversità a rendere la Svizzera forte. Il nostro federalismo, anch’esso segno di diversità, a volte sembra complicato e laborioso, ma permette di trovare soluzioni equilibrate. Ed è sempre da lì che nasce il sentimento di appartenenza, che però non può essere dato per scontato. Dobbiamo continuare a lavorare per venirci incontro, ascoltarci e superare gli ostacoli insieme.